Crimini contro l’umanità commessi nei confronti di migranti e rifugiati in Libia

Il report e la comunicazione di tre organizzazioni non governative sollecitano l’avvio di indagini di fronte alla Corte penale internazionale

Lo scorso 23 novembre 2021 le organizzazioni non governative European Center for Constitutional and Human Rights (ECCHR), International Federation for Human Rights (FIDH) e Lawyers for Justice in Libya (LFJL) hanno inviato una comunicazione e un report congiunto alla Corte penale internazionale (Cpi) sui gravi crimini commessi nei confronti di migranti e rifugiati in Libia. Il report è stato presentato nel corso dell’evento “Crimes against migrants and refugees in the context of the ICC Libya investigation”, organizzato da ECCHR e inserito tra le iniziative collaterali alla ventesima Assemblea degli Stati Parte alla Cpi (link alla registrazione). Le organizzazioni non governative hanno sollecitato il Procuratore della Cpi alla apertura di indagini nei confronti dei responsabili dei crimini internazionali, in particolare crimini contro l’umanità e crimini di guerra, commessi nei confronti di migranti e rifugiati in Libia, al fine di porre fine alle violenze e di contrastarne la diffusa impunità. Nel contempo, il report congiunto delle tre organizzazioni non governative, intitolato “No way out: Migrants and refugees trapped in Libya face crimes against humanity”, ha invitato l'Unione Europea e gli Stati membri ad interrompere immediatamente i respingimenti verso la Libia, nel rispetto dei propri obblighi internazionali, e a sospendere altresì ogni forma di finanziamento e assistenza alle autorità libiche per l’esternalizzazione delle proprie politiche migratorie.