Traduzione in inglese del libro edito da Bonomia University Press, 2021
Ufficio stampa della Corte costituzionale, comunicato del 25 settembre 2019
Testo corredato di note essenziali del commento programmato realizzato a margine della conferenza del professore e giudice della Corte Costituzionale Francesco Viganò dal titolo “Il diritto penale italiano alla luce della Costituzione e i diritti umani nel XXI secolo: cinque sentenze rilevanti della Corte costituzionale italiana nel biennio 2018-2019”, in occasione del II Seminario italo-cileno di diritto penale (Universidad Diego Portales, 5 luglio 2019). L’intervento, avente ad oggetto la Ordinanza 207/2018 della Corte Costituzionale in materia di istigazione al suicidio (art. 580 c.p.), pone quattro quesiti: (1) La questione di costituzionalità, secondo la Corte, investe in realtà la L. 219 del 2017? (2) Si sostiene il superamento, ancorché a certe condizioni, della distinzione tra la revoca del consenso al trattamento medico e il suicidio assistito o la eutanasia? (3) La disciplina del suicidio assistito dovrebbe ammettere la obiezione di coscienza? (4) Qual è il limite funzionale, in questo contesto, del principio di uguaglianza e ragionevolezza?
Qualche giorno fa la Corte costituzionale italiana ha pubblicato la sua prima decisione sul suicidio assistito. La Corte ha ritenuto che la legislazione italiana attualmente in vigore, prevedendo un divieto assoluto di assistere altri nel suicidio, viola i diritti fondamentali di pazienti che siano (a) affetti da una patologia irreversibile e (b) fonte di sofferenze fisiche o psicologiche assolutamente intollerabili, i quali siano (c) tenuti in vita a mezzo di trattamenti di sostegno vitale, ma restino (d) capaci di prendere decisioni libere e consapevoli. Tuttavia, ritenendo necessaria una regolamentazione legislativa della materia, la Corte si è per il momento astenuta dal dichiarare l’incostituzionalità della disposizione, rinviando il caso a una apposita udienza già fissata nel settembre dell’anno prossimo, per offrire al Parlamento l’opportunità di intervenire con una regolamentazione appropriata, in conformità ai principi stabiliti nella decisione della Corte
Pubblichiamo un primo commento alla ordinanza n. 207 del 2018, con la quale la Corte costituzionale italiana - per consentire in primo luogo al Parlamento di intervenire con un’appropriata disciplina - ha rinviato la trattazione delle questioni di legittimità costituzionale sollevate sull’articolo 580 c.p. (che punisce l'aiuto al suicidio). Il contributo è altresì pubblicato sul portale www.diritticomparati.it
I principi costituzionali e i diritti umani sanciti nella CEDU pongono al centro del sistema dei valori la persona e la sua libertà di autodeterminazione in relazione alla gestione dei propri beni e dei propri diritti individuali. Si riattualizza così l’interrogativo sul ruolo penale del fattore “consenso dell’avente diritto” in un contesto giuridico moderno, globale, “umano”.