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ISSN 2611-8858

Temi

Corruzione

La misura giudiziaria della corruzione: il terzo livello dell’effettività penale

L’indagine intende offrire una mappatura dei reati di corruzione commessi in Italia nell’intervallo di tempo 2004-2017 per i quali si è giunti a condanna definitiva, per studiarne l’andamento nel tempo e nello spazio. L’obiettivo è verificare il cosiddetto terzo livello dell’effettività penale delle norme incriminatrici in oggetto, ovvero come operano gli apparati chiamati alla loro applicazione, e individuare eventuali criticità. L’intenzione del presente lavoro è altresì quella di avanzare, sulla base di tale verifica empirica, ipotesi di riflessione circa l’effettività/efficacia dell’attuale normativa, risultato di tre recenti riforme che hanno inciso sulla tipicità della condotta e, soprattutto, sulla dosimetria della pena.

La bellezza è negli occhi di chi guarda: diverse prospettive per combattere la corruzione

Relazione tenuta alla Northeastern University di Boston il 23 gennaio 2020

Corruzione e libertà di parola nella regolamentazione del finanziamento delle campagne elettorali negli Stati Uniti

All’interno dell’area della regolamentazione del finanziamento delle campagne elettorali, libertà di parola e corruzione presentano un interessante punto di contatto. Punto essenziale è stabilire se la regolamentazione nel senso della restrizione dei contributi privati alle campagne elettorali sia anche limitativa della libertà di parola e se, quindi, le restrizioni suddette si po ngano in frizione con il First Amendment della Costituzione degli Stati Uniti. Il presente articolo esamina la più significativa giurisprudenza della Suprema Corte degli Stati Uniti riguardante l’interazione tra libertà di espressione e corruzione. In particolare, analizzando l’equazione elaborata dalla Suprema Corte che identifica i contributi dati alle campagne elettorali e l’espressione politica, questo articolo critica l’utilizzo dello scudo del First Amendment per proteggere azioni che, come si spiega, non rientrano nell’area della libertà di espressione

Big Data Analytics e compliance anticorruzione. Profili problematici delle attuali prassi applicative e scenari futuri

L’articolo analizza il tema dell’utilizzo di tecniche di big data analytics nelle attività di compliance anticorruzione nei settori pubblico e privato, evidenziando come tali nuove prassi possano trasformare le caratteristiche attuali della prevenzione del rischio reato nelle organizzazioni complesse. Vengono evidenziati vantaggi e rischi derivanti dall’adozione di questi strumenti informatici, nonché alcuni ipotetici scenari futuri legati alla possibilità di regolamentare in via legislativa l’utilizzo di simili sistemi di compliance anche per fini diversi dalla mera gestione del rischio.

Crimine organizzato e corruzione: dall’attrazione elettiva alle convergenze repressive

Il contributo analizza i rapporti tra crimine organizzato e corruzione, in prospettiva sia criminologica che giuridica, e nella duplice dimensione interna e transfrontaliera. Sotto quest’ultimo profilo vengono esplorati anche i nessi con la nozione di “reato transnazionale” ai sensi della l. n. 146/2006. L’analisi è estesa al diritto dell’UE e a quello internazionale pattizio, che hanno plasmato la regolamentazione interna in questi settori di criminalità. La consapevolezza della commistione empirica tra attività delle organizzazioni criminali (associazioni delittuose semplici ovvero mafiose) e pratiche corruttive si riflette nelle politiche penali, le quali gradualmente si sono avvicinate fin quasi a sovrapporsi, come rivela anche la recente legge n. 3/2019 (c.d. “spazzacorrotti”). Tale progressiva osmosi di strategie preventive e repressive, con il conseguente rischio di una semplicistica reductio ad unitatem, genera nuove e preoccupanti insidie per le garanzie penalistiche fondamentali

El decomiso de las ganancias de la corrupción en Italia. En busca de las garantías perdidas

Nel settore del contrasto alla corruzione in Italia, l’istituto della confisca dei proventi illeciti, nell’ultimo ventennio, si è frantumato in un arcipelago di strumenti ablativi, con presupposti e principi direttivi assai eterogenei. La logica che ispira questo processo di differenziazione è sostanzialmente efficientista e mette a rischio le garanzie fondamentali del diritto penale e più in generale dello Stato di diritto