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ISSN 2611-8858

Temi

Diritto penale comparato

Il mosaico e la politica: il singolare e il globale nel diritto penale cileno, dopo (quasi) 150 anni del suo Codice Penale

Il contributo offre una panoramica delle linee essenziali del diritto e della procedura penale cileni. L'attenzione è rivolta soprattutto al Codice Penale cileno, il più antico del mondo in lingua spagnola. In particolare, l’Autore si sofferma sulla storia, lo spirito e i soggetti che costituiscono il diritto penale cileno, con particolare attenzione alla crisi della legalità, al ruolo della dottrina e ad alcune discussioni contemporanee di portata globale. Il quadro complessivo ci permette di apprezzare l'espansione accelerata e variegata della legislazione penale in Cile, ben dentro il XXI secolo, con sfide quali l'emergere della vittima, il populismo penale e una certa politicizzazione dei discorsi dottrinali, nel quadro di un cambiamento del linguaggio del diritto (diritti umani). Il contributo si chiude con uno sguardo sul “nuovo” processo penale, dopo quasi un quarto di secolo dalla sua introduzione.

A caccia dello standard probatorio: biografia non autorizzata della dogmatica penale

Mettere in relazione concetti riferiti al processo penale e al diritto penale materiale offre una prospettiva interessante e non debitamente esplorata. È possibile che l’idea che il diritto processuale sia un mero strumento di esecuzione del diritto penale sostanziale debba essere rivisitata. Ci sono buone ragioni per ritenere che l’evoluzione della dogmatica penalistica e del sistema di teoria del reato sia stata guidata, in maniera rilevante se non in modo esclusivo, dalla necessità di agevolare il raggiungimento di un certo standard probatorio nel sistema di imputazione. I successivi mutamenti nelle ricostruzioni che la scienza penale ha fornito rispetto a concetti come dolo, autore, limiti dell’omissione, crisi della causalità e sviluppo dell’imputazione oggettiva – e alcuni altri – hanno avuto come conseguenza, che è improbabile sia casuale, una facilitazione dell’accertamento processuale. Se questa diagnosi è corretta, si apre un interessante dibattito sul fondamento etico di questa evoluzione.

Il principio di offensività nella nuova Costituzione cilena

L’articolo prende in esame la possibilità di inserire un riferimento espresso al principio di offensività nella futura Costituzione cilena. A tal fine, il contributo muove da un’analisi del contesto, del significato e del fondamento di questo principio, per poi soffermarsi sulla sua relazione con altri principi che limitano lo ius puniendi e sull'importanza di una sua regolamentazione come principio autonomo. In quest’ottica, il testo considera il principio di offensività come base di una tecnica legislativa adeguata in materia penale. L'articolo giunge alla conclusione secondo cui una regolamentazione espressa di tale principio nella nuova Costituzione cilena, attraverso una formulazione diretta e chiara, sarebbe un grande passo in avanti, tra l'altro per il suo carattere di limite all'azione del legislatore e del giudice nella sfera punitiva.