Call for chapters per il libro “European perspectives on attrition in sexual offences”
Legge 15 gennaio 2021, n. 4 (Ratifica ed esecuzione della Convenzione dell'Organizzazione internazionale del lavoro n. 190 sull'eliminazione della violenza e delle molestie sul luogo di lavoro, adottata a Ginevra il 21 giugno 2019 nel corso della 108ª sessione della Conferenza generale della medesima Organizzazione)
Il contributo ripercorre le considerazioni svolte dal Gruppo di esperti sulla lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (GREVIO) in occasione della loro valutazione dello stato di attuazione della Convenzione di Istanbul da parte del nostro Paese, soffermandosi sulle criticità riscontrate e sulle indicazioni fornite alle autorità italiane per rendere maggiormente efficace il contrasto al fenomeno.
Call for chapters per il libro “Attrition in Sexual Offences: A Comparative Analysis”, Routledge ed.
Fa molto discutere, in Spagna, il caso della "Manada de Manresa": un assalto sessuale di gruppo nei confronti di una minorenne ubriaca e sotto l'effetto di stupefacenti, incapace di percepire il fatto brutale di cui è stata vittima. E' configurabile una vera e propria 'violenza' sessuale, in assenza di atti violenti o di minacce, inutili per respingere una resistenza che non vi è stata?
Da tempo sta facendo molto discutere, in Spagna, il caso della Manada de Manresa: un assalto sessuale di gruppo perpetrato da alcuni giovani ai danni di una minorenne, vittima di atti sessuali compiuti, nei suoi confronti, mentre si trovava in stato di incoscienza per l’effetto di alcool e droga.
La sentenza del Tribunale superiore di giustizia della Navarra, del 30 novembre 2018, decide i ricorsi d’appello – presentati sia dalle difese che dall’accusa – avverso la sentenza dell’Audiencia Provincial della stessa regione, del 20 marzo 2018, sul caso di violenza sessuale di gruppo commessa il 7 luglio 2016, noto alle cronache come “il caso la Manada”: nell’attesa che la Corte di cassazione spagnola statuisca se vi sia stata o meno violenza (l’accusa ha invero già annunciato il ricorso), in questo “secondo capitolo giudiziario del caso la Manada”, tre dei cinque giudici del collegio affermano chiaramente che la persona offesa abbia subito atti sessuali, invece gli altri due membri del collegio affermano – con altrettanta convinzione – che sia stata commessa una vera e propria violenza sessuale, valorizzando così quanto affermato dalla difesa della vittima e dal movimento femminista sin dal momento in cui furono denunciati i fatti
La sentenza sul caso La Manada, sul quale ancora si attende la valutazione del giudice dell'impugnazione e che ha stimolato le riflessioni di illustri colleghe in questo blog, ha posto sul tavolo la questione della riforma dei delitti contro la libertà sessuale in Spagna. In questo post l'autore discute sulle riforme che appaiono ragionevoli, e quelle che invece non gli sembrano tali.
All'alba del 7 luglio 2016, cinque giovani tra i 23 e i 28 anni, forti e robusti, consumarono un rapporto sessuale con una ragazza di 18 anni che avevano appena incontrato. I fatti hanno sollevato un enorme allarme sociale e provocato un denso dibattito giuridico per capire se la vittima abbia acconsentito all'atto sessuale o, in caso contrario, se i cinque aggressori la abbiano intimidita per compiere la loro aggressione sessuale di gruppo. Questi fatti hanno portato il legislatore spagnolo a prendere in considerazione la riforma del codice penale, che oggi distingue tra violenza sessuale (compiuta con violenza o intimidazione, artt. 178 e 179) e abuso sessuale (compiuto senza tali mezzi, art. 181), comparabili con la fattispecie di cui all'art. 609-bis del codice penale italiano.