La discussione sullo status penale della condotta in violazione del coprifuoco e della quarantena sotto Covid-19 si è accesa in Cile. Il pubblico ministero e i difensori d’ufficio hanno mantenuto tesi contrastanti e la questione ha finito per interessare il Parlamento, che ha recentemente varato una legge per " dirimere" la controversia (legge n. 21.240 del 20 giugno). L'autore offre qui di seguito una sintesi del dibattito, rivede criticamente i contenuti sostanziali della nuova legge e offre proposte specifiche di interpretazione della stessa (con linee). Al tempo stesso, il contributo mette in luce il valore funzionale dell'antico e “disprezzato” art. 318 del Codice Penale. In due parole: il legislatore adotta una prospettiva angusta della problematica (quella incentrata sulla condotta dei cittadini), piuttosto che affrontare il problema nella sua dimensione istituzionale.
Questo documento analizza criticamente la legge n. 21.240 del 20 giugno 2020, che ha introdotto diverse riforme del codice penale cileno nel contesto della pandemia Covid-19. La critica si concentra sulle questioni legate all'origine della riforma, ma soprattutto sull'uso dello strumento penale come panacea per risolvere problemi sociali complessi.
Il contributo affronta i problemi che possono sorgere in relazione ai principi di legalità e immediatezza nel caso in cui l'udienza penale orale sia organizzata attraverso piattaforme di connessione remota. Questa analisi viene effettuata prendendo come riferimento la normativa contenuta nel Codice di Procedura Penale cileno. Una seconda parte (da pubblicare) tratterà altre questioni correlate (principio del confronto, controllo delle prove, comunicazione tra l'imputato e l'avvocato difensore, pubblicità e impatto dell'accordo dell'imputato sullo svolgimento di questo tipo di processo e la collisione con il diritto ad essere giudicato entro un termine ragionevole).
Il bollettino esamina l'impatto del Covid-19 sui diritti fondamentali in importanti settori della vita quotidiana
La diffusione di Covid-19 rappresenta un rischio reale e grave per la salute e la vita delle persone. Alla luce di questa situazione, è opportuno analizzare quando possa ritenersi penalmente rilevante una condotta di contagio che risulti idonea a causare la morte di una persona. Questo contributo mira a qualificare giuridicamente il contagio di una malattia come quella provocata dal virus Covid-19 e, pertanto, occorre ricorrere alla teoria dell’imputazione oggettiva.
Il testo è un resoconto sintetico su come il sistema penale cileno ha reagito alle restrizioni di movimento generate dalla pandemia COVID. Inizialmente, i problemi si sono concentrati sul dare continuità alle udienze di garanzia, soprattutto quelle che riguardano la libertà personale. Ora la grande sfida del sistema è quella di verificare la possibilità di condurre processi orali rispettando le garanzie fondamentali del giusto proceso
L'articolo è dedicato alla diffusione della pandemia all'interno delle case di reclusione federali e statali statunitensi. La prima parte mostra la diffusione del virus tra la popolazione detenuta, mentre il secondo gruppo di dati riguarda i membri del personale contagiati e deceduti a causa del Covid. Consultando la versione online, è anche possibile mettere a confronto i dati relativi ai sistemi penitenziari dei diversi Stati
Contributo originariamente pubblicato in italiano su Sistema Penale il 26 aprile 2020. Viene qui tradotto, con l’autorizzazione di Sistema Penale, dal prof. Fernando Londoño Martínez dell’Universidad Diego Portales, Santiago de Chile
Le linee di tendenza della giurisprudenza costituzionale, nella relazione della Presidente Cartabia
Con una recente legge, il legislatore portoghese, per fronteggiare l'emergenza coronavirus all'interno del sistema carcerario, ha adottato un indulto, unitamente ad altre misure volte a ridurre il numero dei detenuti.